giovedì 5 gennaio 2012

APPELLO AI GIOVANI

MOVIMENTO ITALIA SOCIALE
 SEGRETERIA NAZIONALE 
    Cell. 3398187715



Al presente sono indotto a domandarmi se gli attuali detentori del potere rappresentano quella Destra per la quale i “vecchi” della politica si erano adoperati onde evitare la sua obliterazione e scomparsa.
Varie ragioni mi fanno rispondere di No perché in realtà nessuna delle idee madre della Destra, come moralizzazione della vita pubblica, dignità nazionale, meritocrazia, protezione e promozione delle fasce deboli della società, fedeltà agli ideali e azione politica coerente è presente negli atti di coloro che abbiamo eletto come nostri rappresentanti maggioranza e opposizione compresi, sia a livello centrale che a livello periferico.
L’Italia non potrà uscire da questo increscioso letargo senza l’apparato di una vera Destra che però, per svilupparsi in maniera congrua, dovrà essere supportata da una autentica “rivoluzione” delle coscienze per ribadire i valori e gli ideali autentici, oggi completamente dimenticati.
Ma l’idea di rimanere spettatori di fronte ai mutamenti che la scena politica nazionale ed internazionale ci pone sotto gli occhi ogni giorno non è un’idea che si possa sostenere. Tutti opinionisti, tutti commensatori da bar, gli italiani enunciano nel privato e nelle sedi istituzionali giudizi alla stregua di quelli che, in maniera accorata, vengono dati durante una partita di calcio!!!
Quando la televisione si spegne, il giornale è riposto sul tavolo e la quotidianità reclama l’assenza di volontà, ogni spinta interiore verso una superiore giustizia, verso un miglioramento della società e dell’individuo, cessa di agire e ci si ritrova a compiere gesti consueti.
Dentro di noi un bisbiglio di voci suggerirebbe di approfondire la radice e la natura del malcontento, la fonte di tante aspirazioni e promesse fatte a noi stessi e poi tradite, eppure con sguardo vacuo subiamola routine, perché sostanzialmente non vogliamo credere che l’Italia e le sue certezze stiano vacillando. Se un siffatto atteggiamento è comprensibile, ma non giustificabile, in persone adulte assuefatte alla narcotizzazione delle coscienze, tale comportamento non è ammissibile nei giovani e finche continueranno ad esistere problemi inerenti la detenzione di un lavoro duraturo e ben pagato, ai giovani sarà preclusa la visione d’insieme degli scenari mondiali. Come non notare in una visione d’insieme i molti, troppi laureati che non sanno nemmeno scrivere e parlare con cognizione di causa? Generazioni  che dovrebbero portare l’umanità a livelli di consapevolezza superiori, sembrano in maggioranza stupefatti ed inermi quando si accorgono che su questa terra nulla viene regalato.
Mi rivolgo principalmente a tutti coloro che sperano in un riscatto sociale, in un determinato senso di appartenenza ad una comunità di persone unite dal voler essere realmente protagonisti delle proprie esistenze, un insieme di spiriti affini tra di loro le cui fondamenta poggiano su nodi di convergenza storica che nei millenni hanno costituito la civiltà italica, la Nostra Nazione. Ed è pertanto ai giovani che va il preciso messaggio di estraniarsi per quanto possibile da tutti quei fenomeni esteriori della modernità che annichiliscono le capacità di giudizio e che obnubilano il cervello e impediscono di assumere fermezza di carattere di fronte ai mutamenti in corso nel tempo attuale. Serve un’alzata di scudi, decisa, immediata. Discutere sulla paternità e dei termini come Patria, Identità, Unità è interessante per scuotere le coscienze popolari e soprattutto giovanili.

Mirko CONTE